Nel corso del primo mese di vita, i principali pericoli per il capretto sono strettamente legati a patologie batteriche e virali. La corretta somministrazione di colostro, nelle prime ore di vita, è cruciale per creare una buona difesa immunitaria. Può succedere che siano causate da un’alimentazione insufficiente, che causa ipotermia, e, in secondo luogo, dall’ambiente: sbalzi di temperatura eccessivi e lettiera troppo umida. Il neonato non è in grado di sviluppare il calore necessario alla sopravvivenza se non si nutre adeguatamente. Va sempre controllato che il latte somministrato sia sufficiente. Una stalla contaminata genera enteriti emorragiche e dissenteria gravi. Durante il secondo mese di vita, invece, il capretto avrà un’immunità acquisita dall’ambiente e prodotta dal suo stesso organismo. Se le condizioni di allevamento sono ottimali, si instaura un buon equilibrio con i microrganismi circostanti. È necessario tenere puliti i locali, trattare con antiparassitari le madri, integrare l’alimentazione delle gestanti. Per limitare il più possibile l’insorgenza e la diffusione di queste patologie, occorre predisporre un box, asciutto, caldo, ben ventilato ed evitarne il sovraffollamento.