Oggi accade, troppo spesso, di sentire notizie del traffico illecito di cuccioli dall’Est Europa e truffe online. Il primo consiglio è di non acquistare mai un cucciolo prima dei 65 giorni: incide positivamente sul suo apprendimento trascorrere questo periodo con la mamma ed i fratelli. Sarebbe opportuno poter vedere anche i genitori dei cuccioli quando vi recate per la prima volta in un allevamento. I costi di un allevamento italiano sono alti, la gestazione, il parto ed il mantenimento dei cuccioli, infatti, sono un impegno gravoso, diffidate di chi vi dice il contrario. Il cucciolo deve essere ceduto con microchip e, in seguito, si procederà con il passaggio di proprietà. Per essere sicuri che il cane sia stato registrato nello Stato italiano basta controllare che il numero seriale del microchip sia composto da 15 cifre ed inizi con “380”, codice dell’Italia. La sverminazione e le vaccinazioni non sono obbligatorie, ma, generalmente, viene venduto un cucciolo quando ha effettuato il primo controllo coprologico ed il primo vaccino timbrato e firmato sul libretto sanitario da un medico veterinario. Il pedigree riguarda obbligatoriamente solo gli animali di razza, che devono essere iscritti all’ENCI.