È arrivata l’estate, temperature in aumento.
Fate attenzione ai colpi di calore!
Il colpo di calore è un’emergenza da non sottovalutare, meglio sapere come riconoscerlo e come gestirlo sin dai primi segni. Quando le temperature si alzano, con il sopraggiungere dei primi caldi, l’organismo, non riuscendo più a termoregolarsi, accumula un eccesso di calore che scatena un surriscaldamento sistemico difficile da ripristinare. Può manifestarsi rapidamente, anche a temperature non esageratamente elevate, in razze brachimorfe (carlini, bulldog, boxer, pechinesi), soggetti anziani oppure obesi, e se l’animale si trova in un ambiente piccolo e chiuso. Il primo segno è senza dubbio l’ipertermia: la temperatura rettale può raggiungere i 41,5 gradi, seguita da nausea, smarrimento, agitazione, tachipnea, ipersalivazione, iperemia delle mucose (gengive e palpebre color rosso mattone) diarrea, vomito, tremori muscolari, fino addirittura a crisi convulsive con perdita di coscienza. Come primo soccorso dovrete raffreddare il corpo dell’animale con bagni di acqua fresca (non fredda!) o appoggiando del ghiaccio istantaneo o degli asciugamani umidi, da portare sempre con voi quando uscite in passeggiata in questo periodo dell’anno. Il punto cruciale, dopo aver raffreddato la temperatura corporea, è di sostenere l’organismo reintegrando le sostanze che sono state perse durante questo pericoloso meccanismo di difesa. Recatevi poi immediatamente dal vostro veterinario, il quale, attraverso un’opportuna fluidoterapia e mirata terapia antinfiammatoria, cercherà di riportare la temperatura almeno a 39 gradi, monitorando il ritmo cardiaco e misurando la temperatura rettale ogni 10 minuti. Saranno effettuati gli adeguati esami del sangue per capire se c’è stato effettivamente anche un danno sistemico, a che livello e se ci sono stati segni di emorragia. La prognosi è riservata per 24 ore, dopodiché saranno nuovamente valutati i parametri renali ed il profilo coagulativo. Uscite nelle ore più fresche e portate con voi il necessario per tamponare la situazione prima di arrivare dal vostro veterinario.
Dott.ssa Elettra Squilloni
Ambulatorio Veterinario Associato San Francesco
www.ambulatorio-sanfrancesco.it
Pubblicato il 12/06/2019