Amate i gatti ma siete allergici al loro pelo?
C’é la soluzione anche per voi!
Se fate parte di quella percentuale di persone amanti dei gatti, che, alla sola loro presenza, cominciano a starnutire e a stropicciarsi gli occhi compulsivamente, allora farà proprio al vostro caso un gatto per così dire.. anallergico! Sicuramente un mito da sfatare è quello legato al pelo del gatto, che non è la vera causa dell’allergia, bensì si tratta di allergeni (proteina FeL D1) prodotti dalle ghiandole salivari e sebacee. Queste sostanze si accumulano sul pelo dopo che il gatto si è toelettato, veicolate appunto dalla saliva, dalla forfora e dall’urina. È curioso sapere che questi allergeni si depositano per anni dove ha vissuto l’animale, diventando inutile allontanare il gatto stesso dal luogo dove ha vissuto. Al di là dei colliri, aerosol, immunoterapie, cortisonici ed antistaminici, negli ultimi anni si è fatta sempre più strada la scelta dei gatti geneticamente modificati, anallergici o ipoallergenici, come il Siberiano, il Norvegese delle foreste, il Bengala, il Blu di Russia, il Devon Rex e il Balinese. Lo stesso Sphynx, il gatto nudo, può originare problemi allergici: questo conferma nuovamente che non è sufficiente non avere pelo per creare reazioni allergiche. Il problema di base è che, oltre ad essere più costosi, hanno sicuramente un’aspettativa di vita più bassa proprio per la loro selezione genetica. È stato dimostrato poi che, essendo la proteina FeL D1 maggiormente veicolata dal testosterone e dal progesterone, nei gatti maschi castrati e nelle femmine sterilizzate viene prodotta in quantità assai ridotte. Va tenuto conto che gli asmatici allergici al gatto possono non rispondere con la stessa intensità, basata sulla gravità delle crisi asmatiche, in presenza di gatti di razza diversa. I pediatri affermano che, se è presente un gatto nella casa dove vive un bambino fin dalla sua nascita e per un periodo di almeno 2-3 anni, meno facilmente presenterà allergia o asma legate all’animale, dimostrando una tolleranza favorita dalla precoce condivisione della casa.
Dott. Davide Marruchi
Ambulatorio Veterinario Associato San Francesco
www.ambulatorio-sanfrancesco.it
Pubblicato il 05/06/2019