Anche i furetti possono essere colpiti dalla filaria.
Ecco come proteggere il loro piccolo cuore.
Come per cani e gatti, anche i furetti hanno bisogno della prevenzione contro la filariosi cardiopolmonare. Il furetto rappresenta un ulteriore ospite naturale di questo ormai ben noto parassita cardiopolmonare, quindi suscettibile all’infestazione. Dagli studi effettuati è stato evidenziato che, a differenza del cane, presenta una scarsa microfilaremia, larve al primo stadio, e, come nel gatto, è un serbatoio di scarso significato. Il ciclo della filaria nel furetto avviene come nel cane, con la sostanziale differenza che, essendo il cuore molto più piccolo di quello di un cane, quando le filarie adulte migrano a questo livello, creano un danno grave ben più precocemente. Basti pensare che anche solo un verme adulto può essere letale! Dobbiamo prevenire questo parassita sin dal primo stadio, inibendo il successivo progredire del ciclo, come per cane e gatto. La prevenzione contro le zanzare deve essere cominciata un mese prima dalla loro comparsa, fino al mese successivo dalla loro scomparsa, da marzo a ottobre. Il vostro medico veterinario prescriverà il miglior prodotto in base al soggetto, non somministrate farmaci per cani senza consultazione medica! Esistono anche per il furetto test rapidi per verificare la presenza della parassitosi o l’eventuale contagio avvenuto anche mesi prima: i test danno positività dopo 5-6 mesi dall’infestazione, meglio sempre ripetere il test una seconda volta per evitare falsi positivi. Tra i segni clinici più comuni di filariosi cardiopolmonare riscontriamo letargia, tosse, difficoltà respiratoria e, in rarissimi casi, si può arrivare anche ad un improvviso decesso per ostruzione delle principali arterie polmonari. Nelle zone endemiche in cui è consigliata la prevenzione per il cane, va effettuata anche per il furetto e, durante questo periodo, anche se lo portate in vacanza con voi, informatevi bene sulla situazione che troverete, perché la prevenzione è sempre migliore della cura in questo tipo di patologia.
Dott. Davide Marruchi
Ambulatorio Veterinario Associato San Francesco
www.ambulatorio-sanfrancesco.it
Pubblicato il 24/06/2019