L’EUTANASIA ANIMALE COME RESPONSABILITÀ VETERINARIA
In base a quanto stabilito dal Codice deontologico della professione veterinaria, stabilito dalla FNOVI, l’eutanasia di un animale è atto esclusivamente medico veterinario, guidato dall’etica professionale del Medico Veterinario e può essere effettuata al fine di evitare al paziente sofferenza psico-fisica, dolore inaccettabile oppure nei casi consentiti dalla legge. Viene ammessa solo se l’animale è di “comprovata aggressività e pericolosità”, sulla base dell’iter burocratico della ASL, se allo stadio terminale oppure se incurabile. La decisione finale spetta al veterinario e non al proprietario, il quale, se deliberatamente non cura l’animale e ne determina un peggioramento delle sue condizioni, potrebbe incorrere nel reato di maltrattamento . Il medico veterinario può procedere alla soppressione solo se inevitabile e nell’interesse dell’animale. La cosiddetta “buona morte” implica sempre assenza di dolore e stress: una rapida perdita di coscienza, arresto cardiorespiratorio e perdita delle funzioni cerebrali. La presenza del proprietario, nella fase di induzione dell’anestesia, è una ulteriore garanzia del rispetto del benessere animale e un grande aiuto alla minimizzazione dello stress e dell’ansia nel proprio cane.
Dott. Elettra Squilloni
Ambulatorio Veterinario Associato San Francesco
www.ambulatroio-sanfrancesco.it
Pubblicato il 25/03//2021