I farmaci tossici possono avere effetto immediato o prolungato, a seconda della tipologia e della quantità di sostanza assunta, della taglia dell’animale e dal tempo trascorso. La diagnosi è unicamente sintomatologica. II primo farmaco più pericoloso è il paracetamolo, che, nel cane, provoca anoressia, dolore addominale, vomito, ittero, coma e morte. Nel gatto, invece, a causa di un difetto genetico nel metabolismo epatico, è molto più letale anche in minima dose, causando sintomi analoghi ad uno shock anafilattico. Il secondo farmaco più tossico è l’ibuprofene, che determina vomito, diarrea, ulcere, danni renali, emorragie, crisi epilettiche, atassia, coma e anche la morte. Al terzo posto ci sono le benzodiazepine somministrate dai proprietari al solo scopo di calmare l’animale: solo il veterinario può prescriverle e somministrarle con i dovuti dosaggi e nei casi opportuni. Incontriamo, poi, gli antidepressivi, che danneggiano fegato, reni e sistema nervoso. In ultima posizione ci sono gli antiipertensivi, i Calcio-agonisti ed i Beta-bloccanti, i quali possono arrestare il cuore stesso. Più sarà tempestivo l’intervento, più la prognosi migliora, prima si indurrà il vomito e più alta sarà la possibilità di salvezza.