Non di rado, può succedere che, dopo un intervento chirurgico, possa crearsi nella zona interessata dalla sutura il cosiddetto sieroma: una raccolta di liquido in uno spazio morto, originato da traumi o da una semplice iniezione. Dal niente, iniziate a vedere un rigonfiamento sottocutaneo, al tatto morbido, che può diventare più organizzato e violaceo. Il liquido che si è formato è un mix di globuli rossi, bianchi ed agenti della coagulazione. Se il problema è emerso in un post-operatorio, è probabile che l’animale abbia raggiunto la ferita con la bocca e che non abbia indossato il collare elisabettiano o altri dispositivi. È scontato che, nei 10 giorni dopo un intervento, sia consigliabile non esagerare con l’attività fisica, perché anche lo stesso eccesso di movimento può traumatizzare le suture. In certi casi, sono necessarie delle protezioni alle zampe posteriori, onde evitare un eccessivo grattamento sull’area delicata. In primis, a casa potreste fare degli impacchi freddi per 15 minuti più volte al giorno. Se la raccolta non diminuisce in dimensione o se appare infetta, portatelo subito dal vostro medico veterinario poiché, molto probabilmente, andrà drenato e il cane dovrà iniziare una terapia sistemica.