OTITE CRONICA, AI PRIMI SINTOMI PORTATE IL CANE DAL MEDICO VETERINARIO
Il condotto uditivo del cane e del gatto ha una struttura ad “L”, che termina nel timpano, perciò il materiale che può accumularsi poi, difficilmente, viene espulso. Le orecchie pendenti, come quelle di cocker e basset hound, chiudono il condotto uditivo e ostacolano la circolazione dell’aria, intrappolando l’umidità. In queste condizioni, i batteri più resistenti agli antibiotici, come Staphylococcus, Proteus e Pseudomonas, possono banchettare a loro piacimento, portando allo sviluppo di un’otite difficile da curare. Attenzione a tutte quelle situazioni di rischio che favoriscono le otiti: acqua, forasacchi, parassiti e tragi, i peli interni all’orecchio. Il condotto uditivo deve essere sempre asciutto, non presentare eccessivo materiale scuro o cattivo odore. I sintomi iniziano con prurito, scuotimento della testa, eccesso di cerume, pus maleodorante e dolore se si tocca la base dell’orecchio. Se trascurata, un’otite può portare alla perforazione del timpano e all’estensione dell’infezione all’orecchio medio e interno con una serie di complicazioni, fino alla paralisi del nervo facciale e a disturbi dell’equilibrio. È bene, pertanto, non ritardare la visita veterinaria se compaiono i primi sintomi sospetti.
Dott. Davide Marruchi
Ambulatorio Veterinario Associato San Francesco
www.ambulatroio-sanfrancesco.it
Pubblicato il 09/04/2021