Se da una parte sono animali molto comuni, dall’altra poco si conosce sulle loro abilità cognitive e terapeutiche. Dagli studi effettuati sui bambini in difficoltà psico-motorie, che sono stati a contatto con le galline, sono emersi concreti risultati sul miglioramento delle loro capacità propriocettive e interrelazionali. Sin dall’800 erano impiegate negli istituti psichiatrici per calmare i pazienti e, da alcuni anni, si stanno diffondendo anche nelle case di riposo. Alcune razze, come la moroseta, sono estremamente docili, adorano essere accarezzate e si divertono ad accovacciarsi sulle ginocchia delle persone, diventando animali perfetti per la pet therapy. Da quando sono ancora pulcini, trascorrono la maggior parte della giornata insieme alle persone, vengono accarezzate e prese in braccio per molte ore. La convivenza con un animale domestico contrasta la solitudine, riduce il rischio di attacchi cardiaci e dimezza la possibilità dell’insorgere di allergie. A differenza dei detti popolari, sono animali intelligenti, con capacità logiche capaci di competere con quelle di alcuni primati. Le galline non vanno mai tenute da sole: la solitudine può causare stress e immunosoppressione, favorendo l’insorgenza di malattie e alterando la scala gerarchica.