Che cos’è il “mal di montagna” nel cane?
Se hai programmato una bella settimana bianca in compagnia del tuo fedele amico a quattro zampe, potresti seguire alcuni di questi accorgimenti in prevenzione del cosiddetto “mal di montagna”. È un problema che, generalmente, si presenta oltre i 2500 metri, dove l’aria è più rarefatta e l’ossigeno inspirato è più ridotto. Il sintomo più frequente è la fame d’aria, che si manifesta con affaticabilità al minimo sforzo, difficoltà respiratorie e spossatezza. È chiaro che i soggetti sensibilmente più a rischio sono i cardiopatici, i cani con patologie ematologiche e respiratorie, i quali possono incorrere più facilmente all’ipertensione polmonare. Consiglio, prima della partenza, di effettuare una visita dal vostro medico veterinario e, se si tratta di un cane a rischio, magari anche anziano, accertatevi che non corra gravi conseguenze e se sia necessario somministrare delle terapie. Potreste fare delle soste, man mano che salite in quota, evitando un brusco arrivo. Tosse, disappetenza, difficoltà respiratorie e svogliatezza devono destare preoccupazione in un proprietario alle prime armi. Se la sintomatologia non regredisce spontaneamente, sarebbe meglio cercare il medico veterinario più vicino a voi e, in caso di lunghe permanenze, sarebbe opportuno effettuare una visita veterinaria sul posto o appena rientrati.
Dott. Elettra Squilloni
Ambulatorio Veterinario Associato San Francesco
www.ambulatroio-sanfrancesco.it
Pubblicato il 17/01/2020