Tartarughe in acqua e problemi oftalmici
Ecco come prevenire la carenza di vitamine.
Spesso i proprietari di tartarughe d’acqua segnalano problemi oftalmici e la visita dal proprio medico veterinario diventa fondamentale per avere qualche consiglio in più sulla gestione dell’ambiente in cui vivono e, soprattutto, dell’alimentazione al fine di prevenire tali patologie. Gli occhi non devono presentare muco, pus, croste, arrossamento, non devono apparire infossati e le palpebre non devono essere tumefatte. La tartarughiera deve essere pulita una volta al giorno, impedendo così la proliferazione batterica, oppure potreste installare una pompa con un filtro che permetterà di mantenerla pulita per diversi giorni. L’ipovitaminosi A è una patologia, più frequente nelle giovani tartarughe acquatiche, causata da una dieta irrazionale, carente in vitamina A, come i gamberetti essiccati o del suo precursore, il beta carotene. Fisiologicamente, le tartarughine neonate possiedono nel fegato una riserva di vitamina A sufficiente per sei mesi, o anche meno, se alimentate con una dieta iperproteica. Se la dieta è assente di vitamina A, dopo questo periodo, cominciano a degenerare le superfici di apparato respiratorio, congiuntivale e genitourinario. Si osserva edema delle palpebre, occhi serrati e l’animale smetterà di alimentarsi. Il proprietario si convince che il problema sia una congiuntivite, trattata inutilmente con prodotti oftalmici. Quando la malattia si manifesta in autunno, molti sono indotti a credere che la tartaruga sia andata in letargo e si rendono conto che è malata molti mesi dopo, quando in primavera non riprende a muoversi e mangiare. Prevenire con una dieta adeguata, può facilmente aiutare a scongiurare l’ipovitaminosi A!
Dott.ssa Elettra Squilloni
Ambulatorio Veterinario Associato San Francesco
www.ambulatorio-sanfrancesco.it
Pubblicato il 18/10/2019