Gli Acari. Grave problema per gli uccelli ornamentali.
Ecco come prevenire l’infestazione.
La presenza di acari rappresenta una delle problematiche più comuni e fastidiose degli ambienti in cui vivono uccelli ornamentali. Sono parassiti che sfruttano gli uccelli per compiere il loro ciclo e i più conosciuti sono i mallofagi, simili a bastoncini. Esistono i mallofagi che prediligono il calamo delle penne, svuotandole, quelli che preferiscono le penne in accrescimento e quelli che vivono nelle lettiere. Gli acari mallofagi causano notevole prurito, autodeplumazione delle spalle, del petto e dell’addome. L’igiene dell’animale e dell’ambiente sono fondamentali per prevenire l’infestazione, che, specialmente negli immunodepressi, può provocare anche la morte. Al secondo posto, come diffusione, ci sono gli acari ematofagi o rossi, ghiotti di sangue, soprattutto durante la stagione riproduttiva, causando l’abbandono del nido da parte delle femmine e gravi anemie per i piccoli. Al terzo posto si piazzano gli acari della rogna, responsabili di gravi forme cutanee a carico di arti e becco, che possono deformarsi, come succede alle Cocorite. Ultimi, non per importanza, sono gli acari che parassitano l’apparato respiratorio, frequenti nei Canarini, i cui sintomi sono tosse, starnuti, respiro gracchiante e dispnea. Combattere gli acari è difficile: il problema è utilizzare nella giusta maniera il farmaco, sotto controllo del vostro veterinario di fiducia. I trattamenti in commercio sono efficaci sugli adulti, meno sulle loro uova. È buona norma mettere in quarantena i nuovi arrivati, inserire strutture in metallo o plastica, ben lavabili e disinfettabili e non attaccare le gabbie al muro. Indispensabili sono i trattamenti antiparassitari almeno due volte all’anno attraverso i classici spray, dopo aver allontanato gli animali. Esistono prodotti a base di Fipronil, Imidacloprid, Selamectina o Moxidectina per cani e gatti, ma applicabili anche sugli uccelli se opportunamente dosati dal vostro veterinario, da evitare sui nidiacei con meno di due mesi di vita.
Dott. Davide Marruchi
Ambulatorio Veterinario Associato San Francesco
www.ambulatroio-sanfrancesco.it
Pubblicato il 09/10/2019