L’infarto spinale può colpire anche i pet
Ecco in quale modo si presenta.
L’infarto spinale si presenta principalmente a causa di un’embolia fibrocartilaginea improvvisa, che provoca un’ischemia di una parte della vascolarizzazione del midollo spinale. I vasi che nutrono e si distribuiscono lungo il midollo sono di calibro estremamente piccolo, quindi un embolo, un trombo o una metastasi tumorale può fermarsi con facilità in un qualsiasi distretto e originare una paresi o una paralisi acuta. Dalla raccolta di numerosi casi tra cani e gatti è emerso che, generalmente, l’embolo fibrocartilagineo si origina dal disco intervertebrale, ma la causa primaria è ancora oggi sconosciuta. Questa patologia accomuna soprattutto cani di media e grossa taglia dai tre ai cinque anni e si aggrava nelle primissime ore durante l’attività sportiva o in seguito a un lieve trauma, come una corsa bloccata improvvisamente. Risulta chiaro che, a seconda della zona colpita, ci saranno diversi segni neurologici più o meno gravi a destra o a sinistra. All’inizio il cane prova un forte dolore, che tende a scomparire con il passare delle primissime ore, tanto che, alle manipolazioni in corso di visita neurologica, sembrano non provare alcun tipo di problema. La prima difficoltà che il medico veterinario deve affrontare è quella di escludere qualsiasi causa compressiva, come l’ernia discale, e infiammatoria, attraverso un iter diagnostico che si snoda tra radiografie, risonanza magnetica e, talvolta, prelievo del liquido cefalorachidiano. Sin dai test neurologici effettuati durante la prima visita possiamo orientarci sull’eventuale prognosi dell’animale: la presenza del dolore profondo, stimolato con una pinza sulle estremità degli arti, ed i riflessi spinali aumentati fanno sperare in una migliore guarigione. Al paziente saranno somministrate terapie aspecifiche, di sostegno, quali antinfiammatori e integratori, ma, sicuramente, è fondamentale la fisioterapia riabilitativa anche in acqua e, da non sottovalutare, l’agopuntura.
Dott. Davide Marruchi
Ambulatorio Veterinario Associato San Francesco
www.ambulatroio-sanfrancesco.it
Pubblicato il 24/09/2019